FAQ

Domande più frequenti

Il primo passo è quello di fissare un appuntamento in agenzia per compilare un modulo prestampato con rilascio, da parte di chi intende acquistare un immobile, di un assegno bancario a titolo di deposito di garanzia, comunemente chiamato caparra confirmatoria. L’assegno viene lasciato in deposito fiduciario all’agenzia.

La condizione sospensiva è quella che se accettata dalla parte venditrice, vincola il proprietario ad attendere, entro il termine precedentemente stabilito, la delibera del mutuo a favore dell’acquirente. Nel caso in cui la banca neghi il mutuo, l’acquirente NON è obbligato a comprare e non perde la somma rilasciata come caparra, il venditore NON può ottenere alcun indennizzo.

Ovviamente, prima di procedere con la sottoscrizione di una proposta di acquisto è opportuno effettuare sempre una prima verifica bancaria, ai fini dell’ottenimento del mutuo, così da ridurre il rischio che la vendita non vada a buon fine.

Il preliminare è una scrittura privata nella quale la parte venditrice promette di vendere e la parte acquirente promette di acquistare. In quel momento la parte acquirente verserà, a favore della parte venditrice, una somma come caparra confirmatoria.

L’acquirente deve sostenere le spese dell’onorario notarile; la tassazione prima o seconda casa e la provvigione dell’agenzia, nel caso ci si sia appoggiati ad essa per l’acquisto.

Il venditore deve sostenere il costo per la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica: nel caso risultino abusi all’interno dell’immobile dovrà incaricare un tecnico per la risoluzione di essi; la provvigione dell’agenzia, nel caso ci si sia appoggiati ad essa per la vendita.

La funzione di questo attestato o certificato, è quello di informare circa la prestazione energetica ed il grado di efficienza energetica di un intero edificio o di un immobile. Questo attestato deve essere redatto da un tecnico abilitato ed è necessario possederlo per vendere un immobile, in quanto senza di esso il notaio non può procedere alla stipula; anche chi vuole affittare un immobile deve possedere l’attestato in quanto i dati devono essere inseriti all’interno del contratto di locazione, oltre a darne copia all’inquilino.

Si.

Il giorno della stipula del contratto definitivo di vendita la banca del venditore provvederà ad estinguere il mutuo in corso ricevendo dal compratore un assegno circolare per la somma residua del mutuo. La banca in questo caso provvederà all’estinzione gratuita del mutuo in virtù della Legge Bersani.

Il pagamento del compenso provvigionale è regolamentato dal codice civile. La provvigione viene pagata sia dal venditore che dall’acquirente al momento del preliminare di vendita, salvo altri accordi presi con l’agenzia.

In caso di agevolazione prima casa, passati 5 anni dall’acquisto si può vendere senza avere l’obbligo del riacquisto. In questo modo non si perderanno le agevolazioni acquisite al tempo del rogito della prima casa e non si subirà alcuna sanzione. Se invece si decidesse di vendere prima dei 5 anni, per mantenere le agevolazioni, occorrerà assolutamente riacquistare entro un anno dalla data del rogito notarile.

Ovviamente è possibile affidare la vendita di una casa a più agenzie.

Tuttavia, come è facile comprendere, ogni agenzia immobiliare preferisce acquisire la vendita con mandato in esclusiva, principalmente perché questo crea le condizioni per attivare servizi che consentono di vendere un immobile alle migliori condizioni per il venditore. Affidarsi esclusivamente ad un agente immobiliare professionale e competente farà ottenere maggiori benefici.

Il venditore dovrebbe comprendere che è inutile cercare di vendere più velocemente un immobile ed al prezzo più alto affidandosi a molte agenzie poiché, oggigiorno, esistono già rapporti di collaborazione fra agenti immobiliari con lo scopo di ottenere maggiore visibilità per gli immobili dei propri clienti. In termini di vantaggi e benefici è controproducente ricorrere a più agenzie; oltre a non godere della massima considerazione da parte dell’agente immobiliare, si corre il rischio di confondere i compratori promuovendo lo stesso immobile a prezzi diversi e, di conseguenza, di allungare i tempi di vendita anziché abbreviarli.

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